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Cosa amo della fotografia di moda

Io e la moda siamo state sempre opposte. Non ho mai seguito la moda. Il mio pensiero è sempre stato: la moda è di tutti.

Ognuno crea la Sua moda, con quello che piace. Se ti piace mettere una giacca di jeans ma andava di moda l’anno scorso, cosa importa?!

Ho iniziato a fare l’assistente in uno studio fotografico di moda pensando: “ma si proviamoci,

magari imparo qualcosa e capisco quale stile mi piace fotografare.”

All’inizio, a 18 anni, sapevo solo che volevo fare il fotografo, che volevo scattare per fermare ogni istante.

Non avevo ancora ben chiaro che genere di fotografia seguire; sapevo solo che volevo fare la fotografa da quando ne avevo 13.

Il mondo della moda era come me lo immaginavo, almeno d’assistente la visione non è delle migliori e non è come essere in Emily in Paris. Ma forse ero io che non mi sentivo molto Emily.

Però ho imparato un sacco di cose da autodidatta, e credo ora di aver trovato il mio posto nella moda.

L’ho sempre amata, ho sempre amato la creazione di abiti dal nulla, i colori, le forme.

La moda ci racconta, è una storia, è un’emozione, è seduzione.

La moda è un’arte e fa parte della nostra storia.

Quando sul set devo raccontare un vestito, mi piace osservare i suoi dettagli e studiare come rappresentarli sotto la luce migliore.

Mi piace giocare con la modella e creare qualcosa di unico. Mi piace anche creare la scena prima.

Ricercare da fonti nel passato, sul web, le tendenze e capire che strada prendere per il mood del servizio.

Della fotografia di moda mi piace il gioco dell’illuminazione che non viene ridotta al minimo come invece lo è nella fotografia commerciale

che deve rappresentare un prodotto, adoro l’emozione che deve creare.

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